Seui

Seui
Seui, panorama centro storico (foto di Giuseppe Deplano, giornalista, copyright © 2010 - riproduzione riservata).

mercoledì 7 novembre 2012

Un museo ferroviario per Seui

Seui con la sua ricca offerta museale costituisce un’importante colonna culturale dell’Ogliastra. Da qualche decennio questo paese ha avviato una politica tesa al recupero, tutela e valorizzazione del suo ricco patrimonio culturale. I risultati sono evidenti e sotto gli occhi di tutti. Cinque strutture museali: la “Palazzina Liberty”, la “Casa Farci”, il “Carcere baronale spagnolo”, la “Galleria civica”, “Sa Domu de’ sa Maja”. Tutte parte integrante del sistema comunale del “Percorso museale monumentale Sehuiense”. A queste sono da aggiungere anche il “Centro visite con mostre permanenti dell’Oasi forestale di Montarbu” e l’Antiquarium Ecclesiastico della Parrocchia di Santa Maria Maddalena. Decisamente niente male per un piccolo centro del cuore montuoso della Sardegna. Ma questo Seui è una miniera ancora tutta da valorizzare. Infatti, rimanendo in tema… minerario, resta ancora da recuperare il magnifico complesso del bacino minerario di “San Sebastiano – Corongiu”, che conta tra i suoi gioielli l’imponente edificio della “Laveria”, oggi in completo abbandono. A proposito di linee ferrate, tornando indietro nel tempo, negli anni ’80 il nostro paese ha perso un prezioso gioiello: il Museo ferroviario. Questa prestigiosa struttura culturale, secondo i progetti allora in avanzata fase di elaborazione, doveva sorgere in località “Genn’e Acca”, nei pressi dell’omonimo casello ferroviario (nel cuore dell’Oasi ambientale di Montarbu). Purtroppo, di questo progetto, peraltro già in parte finanziato, come la storia testimonia, non se ne fece più nulla. Peccato! Però… perché non riaprire il discorso? Oggi sempre più d’attualità! Seui, infatti, possiede una delle più suggestive e importanti stazioni dell’intera rete ferroviaria della Sardegna famosa per il suo “Trenino verde”, oggi di competenza dell’Arst. Negli ultimi anni sono stati effettuati diversi lavori di restauro, ma alcune strutture attendono di essere recuperate. Parlo in modo particolare del grande edificio per la rimessa delle locomotive. In una porzione di questo grande complesso si potrebbe allestire un prestigioso museo. L’area interessata potrebbe comprendere, oltre all’imponente rimessa dei treni, il piccolo garage che accoglieva la splendida autovettura Fiat 509 un tempo utilizzata per il controllo della linea (oggi esposta nel Museo ferroviario di Monserrato) ed infine la “Casa del sorvegliante” con l’area attorno. A mio parere l’allestimento di questo nuovo museo, l’ottavo per Seui, potrebbe dare un significativo contributo al suo rilancio economico e sociale. (Giuseppe Deplano, copyright © 2012 – riproduzione riservata)

sabato 14 aprile 2012

Estate a Seui, le Feste campestri

Ogni anno la stagione estiva a Seui è allietata da una miriade di iniziative e di sagre campestri che si svolgono nelle vaste e suggestive campagne dell’importante centro, nel cuore della Sardegna.
La prima festa campestre che apre l’estate seuese è dedicata a San Cristoforo, che cade generalmente in coincidenza del primo fine settimana di giugno. Questa sagra, la più antica, si svolge nella suggestiva chiesetta risalente al XIV° secolo, sulle pendici meridionali del massiccio del monte Tonneri. A pochi passi dal tempietto si trova “sa posada”, un edificio utilizzato per il banchetto in onore del Santo allestito da’”is obreris”, il comitato organizzatore della festa.
Immersa in un fitto bosco di noci e nocciuoli, a sud dell’abitato, sorge la seicentesca chiesetta dedicata a Santa Lucia, alla quale si intercede per ottenere le grazie nella cura di malattie agli occhi. I festeggiamenti in suo onore si svolgono nel primo fine settimana di luglio.
La festa dedicata alla Madonna del Carmelo (o del “Carmine”, come viene comunemente chiamata dai seuesi), che si celebra in genere il terzo fine settimana di luglio, è la più importante fra le sagre che si tengono durante l’estate seuese. La chiesa si trova in località “Arquerì”, a circa nove chilometri dal paese. La sua edificazione risale ai primi anni ’20 del secolo scorso, allorché i seuesi, molto devoti alla Vergine del Carmelo, dopo una sanguinosa rissa che si svolse alla festa del Carmine” di Elini, decisero di edificarle un tempio nel proprio territorio.
Nel primo fine settimana di agosto Seui festeggia San Sebastiano. La chiesetta dedicata al martire è situata nell’omonima località, in pieno bacino carbonifero (Corongiu), a circa due chilometri dall’abitato. Edificata alla fine del secolo scorso, si trova accanto ai ruderi del tempietto più antico, risalente al 1652-1655, che venne eretto per voto dopo una ennesima pestilenza che aveva risparmiato la comunità seuese. Nella stessa chiesetta da qualche anno, unitamente a San Sebastiano, viene festeggiata anche Santa Barbara, patrona dei minatori.
Nel territorio di Seui, in località “Santu Perdu”, nel cuore dell’oasi di Montarbu, sorgeva un’altra chiesetta, dedicata a San Pietro, le cui tracce si sono perse attorno al XVIII° secolo. (Giuseppe Deplano, copyright © 2012 – riproduzione riservata)